Grazie a tutti per le vostre repliche.
Come ho scritto prima, vedevo ripetutamente augurarsi che chi sta seguendo attualmente la gestione del Mulino sia all'altezza della situazione, ma fatta salva la necessità di muoversi all'interno delle leggi che regolamentano la prostituzione, non avevo (e non ho) la minima idea su quali potrebbero essere le leve commerciali per rilanciare un locale da una situazione di stallo.
Per ora ricette segrete sembrerebbero non essercene, se non quelle che già da tempo in buona parte sosteniamo.
Provando a riassumere, prima fra tutte mi pare di capire un po' più di selezione delle ragazze presenti, perché per chiavarsi un frigorifero o un boiler è sufficiente fare pochi passi senza nemmeno bisogno di uscire da casa. Come ottenere questo risultato senza rischiare di passare per discriminatori ancora non è del tutto chiaro, è probabilmente è uno dei punti su cui deve lavorare un gestore.
Inoltre, per poter selezionare le ragazze migliori bisogna prima di tutto che queste "si candidino" ad operare nel locale, e qui torna il punto riguardante i trucchi per aumentare l'appetibilità del posto anche agli occhi delle migliori ragazze, oltre che dei clienti, senza incorrere nello stesso rischio evidenziato poco sopra.
La varietà delle etnie delle ragazze presenti sembra essere un punto particolarmente sentito, ma su questo temo che si debbano affrontare limitazioni di legge sulla nazionalità delle ragazze cui è consentito operare.
L'ammodernamento delle strutture e dei servizi di un bordello, sebbene in tempi di "ring della gnocca" per molti fosse solamente roba da fighetti, sembra invece che per altri possa avere un ruolo nel far tornare la voglia di frequentarlo.
Molti per contro vedevano proprio nella spartanità del Mulino il suo punto di forza, ma forse la realtà è che ciò che contava davvero fosse invece la qualità della materia prima, che una volta venuta meno rischia di innescare un circolo vizioso in cui la carenza di ragazze e la conseguente carenza di clienti si autoalimentano, a prescindere da ciò che c'è intorno.
Il "questionario", magari molto informale e limitato ad un semplice "come ti sei trovato" da parte del personale una volta scesi, un po' in stile Globe, per quanto mi riguarda sarebbe molto gradito, ma in passato è stato oggetto di severissime critiche da parte di chi dice di conoscere le normative cantonali in materia di prostituzione, in quanto a suo parere assolutamente vietato. Bisogna limitarsi a fidarsi probabilmente.
Infine, come immaginavo, non sono l'unico che ha notato che l'influenza dei forum sul sentiment degli avventori per i vari locali non è del tutto insignificante, quindi devo dedurne che se fossi un gestore probabilmente spingerei molto forte su questo aspetto.
E' però un argomento da trattare con molta cautela perché si rischia facilmente di finire in un ginepraio di malintesi e di conflitti irrisolti.
Se avete altri spunti che non abbiamo considerato fin'ora mi farebbe piacere leggerli