La luce soffusa del locale crea un atmosfera da pulp fiction, lei immobile, sola, ben rappresenta un ticino che non c'è più.
Solo 12 anni fa,come ben cita il mio caro amico di merende Replay, tutte le pescioline almeno una volta al giorno si fermavano davanti a lei, e non solo le pescioline.
Con spensieratezza, si regalava una monetina, il braccio meccanico metteva in moto il gancio, la suspance, la presa...la gioia nei suoi occhi, un nuovo peluche da aggiungere nella cameretta...
Ora quei peluche non interessano più, non ci sono più le pescioline di una volta, collezionatrici di peluche, collezionatrici di sogni. No ora ci sono loro, le smarthfish, sguardo basso, sguardo assente, a tratti sull'orizzonte per monitorare il locale, quando la porta si apre ma poi, eccolo tornare la, sullo schermo illuminato.
Poi c'è lei, Ana Moldava, un peluche vivente
Le sue movenze, le sue espressioni, le sue risate
Grigliare pesciolina Ana moldava è come tornare indietro nel tempo, il rispetto del tempo, il rispetto dell'altro, il rispetto del sincerocontratto
Con le mani vado ai bottoni della camicetta e li slaccio lentamente i bottoni uno alla volta per farle prendere coscienza di quello che sto facendo.
Dopo i primi 3 o 4, scosto i lembi della camicetta e vado alle coppe del reggiseno palpandole con forza giocando con i capezzoli che sento duri attraverso il tessuto.
Continuo senza proferire parola, bocca e mani avide e continue. Mordicchio i lobi delle orecchie e con le mani le tiro fuori le tette adagiandoli sul reggiseno.
Muove la testa eccitata e la reclina all'indietro con un lungo mugolio.
Nel fare questo viene a contatto con il mio bacino e trova il mio cazzo duro che sente all'interno dei pantaloni eleganti che indosso.
Con le mani scendo a slacciare i due ultimi bottoni, arrivo alla cintura della gonna e mentre le strofino volutamente il cazzo sulla sua nuca, la slaccio.
Infilo una mano e vado diritto al perizoma mentre con l altra continuo a martoriare i suoi capezzoli.
Le giro il volto e la bacio. Un bacio lungo, intenso, passionale. Due lingue che si intrecciano mentre la mia mano, scostato il perizoma, infila una e poi due dita in una fighetta ormai madida di umori.
La penetro più volte, mentre le sue mani anche se in posizione scomoda vanno diritte alla lampo dei miei pantaloni... mi guarda maliziosa ed eccitata poi comincia a dare lunghe leccate al mio pantalone in corrispondenza del mio fallo.
Poi porta le sue labbra alla zip e lentamente l'abbassa. Il mio cazzo non protetto da nulla..la colpisce come una frustrata..
Sembra che non veda un cazzo da mesi, me lo divora, lavora i testicoli, lo lecca, esce per poco per poi riassorbirlo subito.
Intanto con le mani mi libera dei pantaloni che cadono ai miei piedi e mi pianta le sue unghie nelle mie cosce muscolose.
La vedo riflessa nello specchio dietro. L'immagine è troppo eccitante, ha un culo fantastico, mi fa venire in pochi minuti.
Mentre esco, Ezechiele corre nel giardino con Bruno, fischio, lui si ferma, mi guarda e salta sulla duna presidenziale.
nel fare retromarcia guardo nello specchietto retrovisore e vedo lei, Ana moldava, a braccetto con il prossimo peluche...
sincero martedi