Una voce giuntami da non so dove forse dall'alto, visto il periodo, forse dal basso, dato il contenuto, da giorni mi andava riempiendo il cervello: "Devi trombare a natale, devi trombare a natale, devi trombare a natale..."
Così, grazie ad un vecchio scazzo familiare che felicemente ha posto fine alle feste con i parenti e che ha reso questa giornata la più libera del calendario almeno fino al pomeriggio inoltrato, eccomi verso le 11, tra squilli di trombe, fanfare e sventolar di bandiere, lancia in resta, a puntare verso nord, verso il confine di stato, al di là del quale avevo appuntamento alle 13 con una certa signorina, concordato la sera prima.
Purtroppo l'ineffabile ragazza, di cui non dirò il nome, ha pensato bene di bidonarmi, dopo il lungo viaggio fino alle plaghe bellinzonesi. E senza speranza di rimpiazzo, perché il locale apriva alle 16 come da apposito cartello, cioè comunque troppo tardi per me. Racconterò la cosa magari un'altra volta, nella sezione apposita. Anche per fare sbollire un po' la rabbia.
Senza perdermi d'animo mi avvio sulla strada del ritorno con l'idea di provare a fare tappa al Maxim, e sarebbe stato il mio esordio, ma anche qui trovo tristemente chiuso, senza nemmeno un cartello che spieghi nulla. Sfuma così anche l'idea improvvisata sul momento di conoscere una certa Elissa.
Insomma il mio proposito natalizio rischiava di non realizzarsi, eppure la voce continuava: "Natale, trombare, natale, trombare..."
Intanto volo verso expotown su una autostrada disabitata fino all'orizzonte, mentre le ruote del mio cervello girano alla stessa velocità dei pneumatici: Claudia albanese, diurna di viale dei mille, davanti al supermercato, vuoi vedere che a natale c'è?!?!
Quando finalmente arrivo, dall'altro lato della strada vedo la sua amica bruttina, ma non lei. Buono o cattivo segno?
Inversione, frenata: "Ciao, c'è Claudia?", le chiedo fiducioso.
"No torna il 5 o il 6, non sono sicura...".
"Ok grazie ciao".
Cazzo e stracazzo!
Faccio per un attimo un pensiero sull' amica bruttina, con cui non sono mai stato, ma poi decido che non è l'occasione giusta per rischiare.
Ormai sono quasi sconfitto e sul punto di cedere le armi, quando la voce riprende, stavolta forse mi pare di capire che arrivi da est, dalle lontane steppe russe: "Vai da Ludmilla di lambrate/rubattinooo..."
Alzi la mano chi non c'è mai stato, tra coloro che vivono e scopano a Milano est ma anche a sud, nord, Segrate, Pioltello isole comprese!
L'odissea dunque termina quando l'sms della storica manza mi conferma la sua disponibilità ad accogliermi nell' appartamento, avvolto nella bruma ormai incipiente sulla tangenziale est: Darkness on the edge of town.
Sia chiaro che rispetto all'obiettivo multisiglante iniziale Claudia e Ludmilla sono dei ripieghi, ed anche belli grossi. Si tratta di vecchie conoscenze che nel mio curriculum si trovano solo agli inizi, quattro o cinque anni fa. Claudia almeno è bella... Ma nessuna delle due fa esplodere fuochi d'artificio. Esperienze rilassanti dal punto di vista dell'uso del tempo e della relazione, ma non entusiasmanti sessualmente, anche se concluse sempre bene.
Però di recente nelle cronache avevo ritrovato Ludmilla, e letto della sua facile sintonizzazione sul secondo, che ai tempi delle nostre frequentazioni non mi interessava, mentre oggi è un tema cui sono sensibile. La letteratura in materia abbonda e parla chiaro: il rai2 è praticabile.
L'obiettivo della giornata dunque si aggiorna e si precisa: se anche costei avesse rigettato la mia proposta adducendo motivi di calibro, probabilmente avrei dovuto abbandonare per sempre i propositi di esplorare quel canale, che per me stava diventando introvabile quasi come il leggendario passaggio a Nord-Ovest, e vivere per sempre curvo sotto il peso di una simile onta.
Dall'ultima volta Lu ha aggiunto qualche chilo, ma il viso ne ha guadagnato, perdendo spigolosità. Per il resto tutto come al solito: mano sul pacco a mò di saluto, lavaggi in bagno ma questa volta nessun agguato col deodorante da spruzzarti sotto le ascelle, ecc ecc.
Mi accoglie come se ci fossimo visti il giorno prima, per cui al momento non mi preoccupo di precisare niente ed iniziamo col lavoro di bocca, che prosegue a lungo e con calma.
Il suo fisico bello sodo è piacevole da maneggiare e il pompino condotto con tranquillità: comincio a sentirmi finalmente a casa.
Al momento di passare al primo canale la informo delle mie intenzioni; così, durante le ultime succhiate ci accordiamo sul rate che per la verità mi ricordavo più basso; mi chiede 50 zecchini aggiuntivi ai 70 della tariffa base, però soprattutto senza lamentare il solito problema delle dimensioni. Dato che, se non si fosse capito, siamo a natale, un 20 in più del previsto non mi turba e perciò non discuto, risparmiando il fiato. Idea che si rivelerà ottima, perché tra poco ne avrei avuto ancora bisogno!
La scopata, nel suo canale un pò largo, si rivela comunque gradevole e scivolosa e profonda al punto giusto, ed il mio bigolo sembra volere orgogliosamente dimostrare ulteriori possibilità di indurimento, in vista della stazione finale. A questo punto lei ci ripensa, e mi propone di farmi venire di bocca, come se niente fosse!!!!
Io che stavo andando come un treno rimango un pò basito, e le ricordo i nostri accordi. "No, adesso mi ricordo di te e che ti piace essere lungo, nel culo mi faresti troppo male!", mi dice.
Devo dire che la scena paradossale mi faceva ridere già solo vivendola: sono lì, nudo, con l'uccello più ferreo che abbia mai avuto e ancora umido di figa, e mi sento respingere al traguardo! Devo dire che in realtà ce la stavamo ridendo tutti e due, in fondo. Con pazienza, e confidando nella resistenza del mio bigolo anche a quest'ultima offesa, si decide per una inculata soft, che non so cosa sia.
Ecco dunque la donna che mi offre la splendida visuale di schiena e posteriore , mi afferra da sotto e, chiedendomi di non spingere io, inizia lei l'introduzione cautamente, non senza tirare un paio di madonne. Si muove lei, ed una volta dentro inizio a spingere ma con circospezione, come mi aveva chiesto. Devo dire che durante quest'ultimo accoppiamento la signora ha perso una certa parte della sua compostezza quasi annoiata mostrata prima: l'ho sentita gemere per la fatica di ricevermi ed il suo italiano si è fatto all'improvviso meno fluido.
Dentro questo canale sì che finalmente si sta belli stretti e la sua richiesta di essere rapido era tutto sommato inutile. Ora sono io che inizio a spingere senza più controllo, sottomesso ormai ai dettami della natura, lei si puntella sempre più con ginocchia e mani per resistere alle ultime spinte ed infine giungo a godermi l'inevitabile premio alla mia perseveranza!
Tanto è stato il piacere che una volta uscito e da lei ripulito con amabilità, se ne è rimasto duro ancora per un paio di minuti, prima di finalmente acquietarsi.
Qui finisce la cronaca della mia faticosa ma soddisfacente trombata natalizia.
Una ultima breve considerazione: tempo fa alcune delle situazioni presentatesi (l'ossessione per la pulizia, il contrattare nel bel mezzo, le canzoni di anna oxa in sottofondo e altro ancora) sarebbero state altrettante occasioni di afflosciamento o perlomeno causa di dispendiosi stop and go. Stavolta non è andata così: evidentemente l'esperienza un pò di aiuto lo fornisce, anche se è sempre meglio, in questo campo, aspettarsi di tutto, anche da noi stessi.
Buone feste a tutti!
drdave